Bonus materassi: quali sono?
In questa guida parliamo di due diverse tipologie del bonus materasso. Insomma, dove appoggiamo testa e corpo per sprofondare nel dolce abbraccio di morfeo prevede due tipi di agevolazioni fiscali.
La prima si può avere all’interno del bonus mobili in caso di ristrutturazioni, la seconda è la detrazione per presidio medico che prevede l’agevolazione come se fosse una spesa sanitaria.
Vediamo nel dettaglio come funziona tutto ciò che è stato scritto finora.
Bonus materasso all’interno del bonus mobili
Dormire bene, in un letto ben costruito, morbido, confortevole e facile da rimettere a posto ha i suoi costi. E sono costi importanti da sostenere perché dormire bene è importante per la salute.
Il Bonus Mobili comprende l’agevolazione che qui chiamiamo bonus materasso. Nel dettaglio l’Agenzia delle Entrate permette la possibilità di usufruire del bonus mobili in caso di ristrutturazione straordinaria dell’appartamento. I materassi sono inclusi tra i beni di acquisto su cui si può richiedere la detrazione del bonus mobili.
Quindi il bonus materasso è quindi un’agevolazione fiscale che offre la possibilità di chiedere la detrazione IRPEF sul costo sostenuto per l’acquisto di un nuovo materasso. Tutto ciò rientra nelle agevolazioni fiscali approvate sui lavori di ristrutturazione della casa.
Come si chiede il Bonus materasso con il Bonus mobili?
La detrazione bonus materassi può essere richiesto per qualsiasi acquisto di un materasso eseguito nell’anno precedente, in caso si abbia una ristrutturazione straordinaria avviata prima dell’acquisto. Si può scegliere qualsiasi tipo materasso, si può puntare quindi all’alta qualità partendo dai modelli ortopedici o memory foarm.
La detrazione Irpef vale il 50% dei costi sostenuti fino ad un massimale (che può variare a seconda delle leggi in vigore). Per richiederlo è necessario presentare tutta la documentazione dell’acquisto in fase di dichiarazione del redditi dell’anno successivo. Il bonus sarà poi corrisposto in dieci quote per 10 anni attraverso la dichiarazione dei redditi.
Al momento dell’acquisto e da presentare in fase di 730, sono necessari questi documenti.
- Codice fiscale e/o partita IVA di chi sostiene le spese per il materasso
- Certificazione inizio lavori di ristrutturazione utili per il Bonus Mobili e Titolo abitativo comunale.
- Dichiarazione di ristrutturazione presso il Comune dove è collocato l’immobile
- Scontrino o fattura acquisto del materasso oppure di tutti i mobili acquistati per il Bonus Mobili
- Ricevuta carta di credito o debito, del bonifico di pagamento del bene, scontrini fiscali, documenti tracciabili che attestano l’acquisto materasso
Da sottolineare che per ricevere il bonus mobili è necessario pagare esclusivamente con i metodi di pagamento indicati. Non sono accettati i pagamenti in contanti o con assegno.
Il materasso come presidio medico
Il sonno è un elemento importante della vita, quando si dorme si rigenerano tessuti, cellule, muscoli, neuroni, pensieri e idee. L’insonnia patologica è un problema di molti italiani, la mancanza di sonno può essere causata anche da dolori di schiena e muscoli.
In questo caso, scegliere un materasso indicato alla prevenzione di problemi scheletrici e muscolari non è un optional ma una necessità. Vediamo quindi il secondo bonus materassi come dispositivi medici.
Acquisto materassi con detrazione per presidio medico
Il materasso per motivi di salute spesso deve essere scelto con diligenza. Il materasso ortopedico antidecubito con marchio CE è a tutti gli effetti un dispositivo medico riconosciuto dall’Agenzia delle Entrate come speda detraibile. Esiste una detrazione apposita, definita per acquisto di materasso come dispositivo medico.
Lo detrazione applicato sull’Irpef in questo caso vale il 19%, viene calcolato in fase di dichiarazione redditi. Può essere richiesto per materassi ortopedici ma anche per reti ergonomiche che rientrano come spesa medica o sanitaria. Il primo passo da fare per usufruire di quest’altro bonus materassi è di chiedere al medico curante un certificato che attesta la necessità di acquistare un materasso specifico.
Successivamente si dovrà portare in dichiarazione dei redditi dell’anno successivo all’acquisto del materasso, la fattura e la copia di pagamento tracciati (tramite bonifico o con carta di pagamento). In questo caso la detrazione si ha direttamente nell’anno della dichiarazione dei redditi (e non in 10 anni come previsto per il bonus mobili).
In aggiunta, esistono delle categorie di contribuenti che possono richiedere sconti specifici sui materassi. Portatori di handicap e affetti da disabilità, con riconoscimento della legge 104, invalidi di guerra e soggetti equiparati, disabili e invalidi con certificata e riconosciuta invalidità civile possono richiedere Iva agevolata al 4%.